- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 06/03/2021

Il 12 febbraio 2021 ha visto la luce “Canzoni popolari”, la nuova raccolta d’inediti del rapper ligure Samuel Heron: un disco che propone un’evoluzione musicale con l’obbiettivo d’ arrivare a un pubblico molto più vasto rispetto agli esordi dell’artista, pur mantenendo l’originalità di sempre.
“Canzoni popolari” è un disco che conquista fin dalla prima canzone, ti coinvolge e ti porta alla scoperta di emozioni e suggestioni che rievocano un passato in chissà quale parte della propria memoria; un concept a metà tra l’indie, il lounge e l’hip-hop, che rende unico l’ascolto di ogni singola canzone: a partire da “Zanzare”, brano che rimembra il ricordo di vacanze passate, come quella con i genitori al mare o con la fidanzata ad Ibiza, o “Me ne batto r’belin” e “Ubriaco (per davvero)”, che assumono dei toni e dei modi di narrare che ricordano lo stile di Mannarino.
Le citazioni (come ad esempi in “Ragazzi popolari”, rivolte a Marracash) vengono usate per dare maggiore spessore al progetto, oltre che per dar modo allo stesso Heron di esprimere in maniera globale il suo pensiero; anche le collaborazioni, a loro modo, danno un contributo importante alla riuscita del disco, specialmente “Nella pancia della balena” con i The Kolors, che garantisce a Heron una visibilità più ampia rispetto alla propria fan base.
In conclusione”Canzoni popolari” è un album di una pregevole fattura sotto tutti i punti di vista: testi variopinti e mai banali, sonorità ricercate in ogni canzone e featuring azzeccati, il tutto cucito su di un mix di nostalgia e spensieratezza che ci regala un quarto d’ora di assoluta autenticità.
TRACCIA PREFERITA: Zanzare
Tags: Canzoni popolari, recensione, Samuel Heron