- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 23/04/2021

Dopo tanti singoli ed una rispettabile gavetta è fuori “Per la mia strada”, il primo extended play del rapper torinese SemLove.
Quattordici minuti complessivi suddivisi in sette brani, caratterizzati da una forte attitudine trap, non solo melodica: l’artista farcisce infatti le liriche di cliché facilmente riconducibili al celebre genere, tra vita di strada, ossessione per il denaro e slang di facile interpretazione come snitch e bitch; convince quando tenta approcci diversi, come nell’urban-rap “Ragazzo di quartiere” ed in “Scappo dagli spari”, caratterizzata invece da una produzione che regala analogie con la dancehall.
Tornando ai testi, “Per la mia strada” si corrobora di un linguaggio molto diretto, incurante di una ricerca prosastica che andrebbe ad ingolfare la veicolazione di messaggi finalizzati, certo, ma senza troppi filtri: anche nelle riflessioni esistenziali di brani come “Nino da la calle” e “Giorni neri”, infatti, la proposta di SemLove è molto concreta ed essenziale, adatta a soddisfare il target under 25.
“Per la mia strada” non è quel un progetto che mira a stravolgere la discografia moderna, nonostante il flow di SemLove abbia davvero poco da invidiare anche agli artisti più mainstream: alcuni concetti triti e ritriti oramai difficilmente fanno presa sull’ascoltatore, e dal futuro del rapper ci aspettiamo una proclività più conscious che è sicuramente nelle corde dell’artista.
TRACCIA PREFERITA: Nino da la calle
Tags: Per la mia strada, recensione, Sem love