- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 19/06/2021

È disponibile dallo scorso 11 giugno sulle principali piattaforme streaming “Giovedì”, l’esordio assoluto del 28enne cantautore romano Settimo, all’anagrafe Damiano Bellardini.
Un debutto che non mira a destabilizzare l’attuale mercato discografico, ma che anzi prende spunto da ciò che musicalmente al momento funziona, ed i 40k streaming solamente su Spotify a pochi giorni dall’uscita ne sono la testimonianza.
“Giovedì” è una ballad indie pop lenta e pacata che poggia la propria struttura ritmica sulle note di un pianoforte, altra grande passione del giovane artista: ne giovano le liriche meste e malinconiche che, in maniera molto accessibile, fanno comprendere all’ascoltatore il disagio emotivo dell’autore nel dover attendere il fatidico giorno del titolo per potersi rincontrare con la sua amata.
Ed è da questo sconforto, enfatizzato da “capelli nel letto” e “rossetto sul cuscino” , che Settimo azzarda il paragone chiave: il desiderio di rivederla viene infatti comparato all’assoluta voglia (e bisogno) di libertà, mai così palpabile come in questo attuale periodo storico colmo di restrizioni.
“Mi manchi come un concerto, come camminare al centro, come fare assembramento”: è facile ritrovarsi nelle parole utilizzate da Damiano, che in chiusura di brano impreziosisce il lavoro con una riflessione più spontanea e leggermente anarchica a livello strutturale.
È un esordio certamente positivo, che lascia intravedere grandi margini di miglioramento: “Giovedì” è il punto di partenza di un artista che deve ancora dimostrare tutto, ma che può senza dubbio imporsi per merito delle proprie caratteristiche.