- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 20/11/2023

Il trap king italiano è tornato con un nuovo album, e per riconquistare i fan rimasti un po’ delusi da “Famoso” e dalla sua svolta pseudo-reggaeton ha deciso di proporre il seguito di “XDVR”, il disco che l’ha consacrato e che ha cambiato il corso del rap italiano. Che piaccia o no, Sfera Ebbasta ha portato sulle spalle il peso della nuova scena, dettando trend che tutti gli altri rapper si sono ritrovati a seguire per non rischiare di rimanere tagliati fuori.
Sono cambiate tante cose nella carriera e nella vita del rapper di Cinisello da quel fortunato 2015: in pochi anni Gionata è passato da giovane promessa a star internazionale. Nessuno avrebbe potuto immaginare una svolta del genere, ma questo album non riesce a centrare il segno del tutto, in quanto solo poche tracce sono state in grado di riportare alla mente il primo capitolo.
Alcuni esempi sono: “Calcolatrici” con Baby Gang, Geolier e Simba La Rue, dove, soprattutto gli ospiti, riescono a dare al pezzo un’atmosfera street; “3uphon”, che grazie alla partecipazione di thasup si candida come uno dei pezzi più riusciti; “Momenti No” con Tedua, in cui i due rapper mettono bene in rima l’evoluzione avvenuta in questi anni. Ma quindi: cosa c’è che non va?
La presenza massiccia di Drillionaire fa sì che il comparto sonoro risulti il punto debole del progetto: nessuna innovazione, nessun suono adatto a Sfera, solo un insieme di typebeat; i troppi featuring danneggiano l’esperienza d’ascolto: nonostante le buone prove questi allontanano dal concept, e tutti i grossi nomi sono un’ulteriore riprova della lontananza tra il lavoro originale e questo. L’assenza quasi totale di Charlie Charles è un altro difetto da considerare: Sfera non esisterebbe senza Charlie e viceversa, e la mancanza di un’identità sonora è ben evidente.
Ancora una volta ci troviamo di fronte alla maledizione dei sequel, e neanche Sfera è riuscita a spezzarla. Non esiste, infatti, alcun sequel migliore dell’originale, e “X2VR” ne è la riprova.
Traccia preferita: “15 Piani” (feat. Marracash)
Tags: rap italiano, recensione, Sfera ebbasta, X2VR