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Simon Cole e il suo rapporto con la musica: “l’unica con cui riesco ad aprirmi”[INTERVISTA]

Pochi giorni fa abbiamo avuto il piacere di fare quattro chiacchiere con Simon Cole, giovane artista di origini piemontesi che ha recentemente rilasciato “Nudi“, release discografica pubblicata a tre mesi di distanza dalla precedente.

L’amore per gli States, il mito di Post Malone e le grandi ambizioni del ragazzo sono i punti salienti della nostra intervista, che ha evidenziato la brama e la personalità di chi ha già le idee molto chiare.

Ciao, benvenuto su Primo Ascolto.
Pochi giorni fa è uscito “Nudi”, il tuo terzo singolo di questo 2022: raccontaci la genesi del brano, e quali aspettative riponi su questo pezzo.

Ciao! Nudi è un brano che nasce diversi mesi fa. E’ un brano che parla di fragilità, umana ed emotiva, derivata dalla perdita di una persona che in qualche modo completava un’esistenza altrimenti parziale. I rimpianti, il dolore, le emozioni, i ricordi e le insicurezze prendono vita tramite le note di un pianoforte che crea una melodia malinconica e profonda. L’ho scritto subito dopo aver dato vita a quello che considero il mio brano migliore di sempre (che uscirà il mese prossimo). A livello artistico è stata un po’ una sfida con me stesso, dopo aver creato un brano che consideravo il mio personale masterpiece mi sono detto “Ok bravo, adesso però sei in grado di farne un altro o è stata solo fortuna?” e nel giro di pochi giorni è nata “Nudi” che credo sia servita anche come risposta affermativa a quella domanda. “Nudi” è un brano che mi piace moltissimo e su cui ripongo davvero tanta speranza, vorrei che servisse a far capire che, anche se in passato ho pubblicato brani molto leggeri, se voglio so scrivere davvero e quando scelgo di non andare in profondità con i miei testi e rimanere in superficie, lo faccio per scelta. 

Nonostante la malinconia del singolo dimostri, ancora una volta, un approccio urban ma sui generis, per nulla scontato per un artista emergente: non a caso, già in passato, sei stato selezionato per la nostra playlist, che tiene molto conto di questo aspetto. Credi che questa caratteristica possa diventare il vero punto di forza del tuo percorso artistico?

Se è qualcosa che piace spero di si. Diciamo che il mio approccio alla scrittura di “Nudi” è stato molto naturale quindi se questa caratteristica viene fuori da sola e alla gente piace spero possa in qualche modo aiutarmi a far arrivare la mia musica a più persone. 

Spesso i tuoi brani s’intrecciano ad una situazione sentimentale compromessa, ed anche in “Nudi” si palesa un certo rammarico nel ripercorrere quei momenti. Mettere in musica le tue emozioni ti aiuta a superare le difficoltà?

Onestamente non so se parlare dei miei problemi nelle canzoni mi aiuti davvero a risolverli. La verità è che non sono molto bravo a esternare ciò che provo in situazioni normali, la musica è l’unico luogo dove riesco davvero ad aprirmi ed essere me stesso. 

Fai spesso e volentieri riferimento all’America, che negli ultimi anni ti ha ospitato per completare gli studi. Se pensi al futuro artistico e non solo, te lo immagini negli States oppure nel nostro paese ?

In realtà ho completato gli studi in Italia a Milano. Purtroppo per vari problemi, tra cui la pandemia, non ritorno negli Stati Uniti da molto e non nascondo che la cosa mi abbia fatto stare molto male a livello sia psicologico che fisico. Amo l’America, non è qualcosa che ho deciso ma è qualcosa che semplicemente “è” quindi devo convivere con le conseguenze che la nostalgia verso qualcosa che si ama ha sulla propria mente e sul proprio corpo. 

A livello musicale, invece, qual’è la nazione che ha influenzato maggiormente il tuo approccio alla musica, e quali artisti posso essere considerati dei punti di riferimento?

Senza alcun dubbio gli Stati Uniti. Gli artisti che ascolto e che amo sono davvero tanti però posso dirti che Post Malone ha cambiato il mio modo di vedere e ascoltare la musica, diventando poi il mio artista preferito di sempre. Ti lascio immaginare la mia reazione quando ho scoperto che lui era di Grapevine vivendo io a Denton (30 minuti in auto). Mi piace pensare di essere stato ispirato da molti degli elementi che hanno ispirato anche lui, avendo vissuto entrambi in Texas e anche nella stessa zona, abbiamo visto gli stessi colori, provato gli stessi sapori, fatto shopping negli stessi luoghi, partecipato alle stesse fiere con i concerti country in sottofondo e cose così. Un giorno condividerò un palco con lui e non vedo l’ora. 

In oltre tre anni d’attività hai rilasciato una dozzina di singoli ed un EP, ma non hai ancora azzardato la pubblicazione di un progetto discografico più esteso. Alla luce delle esperienze che hai elaborato in questo periodo, prima di salutarci ti chiedo: credi che i tempi siano finalmente maturi per la realizzazione di un long play o necessiti di ulteriori feedback?

Pubblicare un album adesso non è tra i miei piani. Voglio che il mio primo album sia grandioso, di quelli che le persone si ascoltano per anni anche dopo che ne hai pubblicati altri 5. Purtroppo da solo non ho le risorse per riuscire a raggiungere questo obiettivo. Spero che “Nudi” e i miei prossimi brani mi aiutino a dimostrare il mio valore e spero che qualcuno mi noti e decida di puntare su di me, a quel punto allora si parlerà di un primo album. 

Grazie mille per le domande e grazie per aver ascoltato il brano dedicandomi il vostro tempo. Spero vi abbia lasciato qualcosa. 

 

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