- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 13/10/2021

Splendido è un artista padovano che utilizza il rap come mezzo per poter raccontare le proprie storie. Definirlo semplicemente un rapper non gli darebbe il giusto riconoscimento: difatti, oltre ad essere un musicista a tutti gli effetti, è anche un cantautore. Negli ultimi due anni ha rilasciato alcuni singoli, tutti differenti l’uno dall’altro sia per le sonorità che per le tematiche trattate, abbracciando generi contrastanti come appunto il rap e la musica leggera italiana.
“Bacio di Venere” è l’ultimo singolo pubblicato, e anche stavolta siamo di fronte a un brano che si discosta dai precedenti. Le ritmiche e le melodie assumono connotazioni funky, richiamando gli anni ’80 grazie al synth che compare durante i primi secondi della traccia, e la decade successiva quando fa il suo ingresso il coro di voci femminili nel ritornello. La canzone riprende la leggenda del Bacio di Venere raccontata nella “Metamorfosi” di Apuleio: Splendido racconta il rapporto con una ragazza dalla bellezza mozzafiato dal quale è attratto e con cui condivide un certo distacco dalla società odierna. Durante l’esecuzione della prima strofa compaiono ulteriori riferimenti alla mitologia greca, le leggende di Icaro e Narciso vengono utilizzate come monito al carattere sicuro di lei, sottolineando, inoltre, una dose di egocentrismo e uno spiccato senso di competitività presenti nella sua persona. La seconda strofa, invece, inizia con un soliloquio di Splendido in cui cerca di convincersi ad agire, vivendo l’attimo per non avere rimpianti nel futuro.
“Bacio di Venere” è un brano orecchiabile, semplice al primo impatto, ma con tanto da scoprire con il susseguirsi degli ascolti. La costruzione del brano è l’aspetto meglio riuscito: il peso dato alle strofe, ai ritornelli e al bridge dona un senso di completezza all’intero lavoro. L’artista ha saputo calibrare bene ogni aspetto, suddividendo i contenuti e lasciando al pubblico un attimo di pausa per metabolizzare quanto detto, lasciando in sottofondo un assolo di chitarra elettrica.
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