- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 25/02/2021

“Discolo” è l’album di debutto dei Superfluuuo, edito per l’etichetta discografica Talento, distribuito da Believe Digital e scritto, registrato, prodotto e mixato da Edoardo Castroni, membro del trio assieme a Giovanni Calaudi ed al frontman Teodoro Giambanco.
Sound usciti direttamente dagli anni ’80, concretizzati in synth pieni zeppi di effetti e drum machine registrati su cassette, si mescolano a testi nonsense che fanno entrare l’ascoltatore in un’atmosfera da cartone animato.
“Fred”, il primo pezzo, è particolarmente vivace, tanto che fa pensare agli effetti dati da LSD (Lucy in the Sky with Diamonds ovviamente), mentre “Sveglio”, il brano seguente, è già più pacato, e fa trasparire
una puntina di melanconia che rimanda alla rassegnazione di chi si smarrisce.
“Cromatina Boy” (feat. Alberto Camerini) è inserita appieno nell’atmosfera generale dell’album, mentre “Deserto”, che la segue, riprende vagamente le sonorità dei Tame Impala, anche se fa pensare ad un episodio di Adventure Time; “Superfluo”, sesto brano dell’album, ha un gran bel tiro ma, ahimè, è solo un filler; “Tutto Mio Padre”, invece, riprende l’atmosfera lo-fi anni ’80 dell’album e il testo pare alludere all’amicizia tra una mosca e il mare.
“Arancione”, penultimo brano di “Discolo”, è introdotto da un sound più anni ’60 e, tra affermazioni scioccanti e pazzia, sembra parlare della reclusione di un sognatore in un paesino di provincia; proprio per questo è diventato il mio brano preferito.
“Uscita”, invece, è l’ultimo pezzo dell’album e fa pensare ad una canzone in reverse, quindi è una conclusione ottima per una raccolta così stravagante, sicuramente apprezzata da chi avrà voglia di ascoltare una musica che fa ritornare a quando, da bambini, immaginavamo di poter creare un mondo intero anche solo giocando con dei rametti secchi.
TRACCIA PREFERITA: Arancione
Tags: Discolo, recensione, superfluuuo