- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 05/07/2022

Già suonata alle prime tappe del suo tour e anche al “LOVE MI” di martedì scorso in Piazza Duomo a Milano, “PASTA” di Tananai è disponibile da questo 1° luglio su tutte le piattaforme digitali.
Di durata breve, senza un effettivo significato profondo, questo nuovo singolo gira, infatti, intorno al gioco di parole principale “para-pasta” e tanti altri che, se uniti, formano il contorto racconto di una serata in disco particolarmente confusa, narrata a frasi spezzate.
Ma l’argomento più curioso del brano è sicuramente la sua produzione musicale, ad opera dello stesso Tananai, o forse in questo caso sarebbe più corretto dire NotForUs.
Certo, la popolarità di questo artista è decisamente esplosa negli ultimi mesi post sanremesi, dove lo abbiamo visto praticamente sempre in cima alle classifiche, con “Sesso Occasionale” e “BABY GODDAMN” prima e con “LA DOLCE VITA” poi. Molti dei suoi ascoltatori non sapranno però che, prima di questo progetto da cantante sotto lo pseudonimo Tananai, quest’ultimo aveva già avviato una carriera come DJ e produttore di musica electro house, dance e future bass: tutte influenze musicali che ritroviamo in grande rispolvero in “PASTA”. NotForUs partecipò addirittura nel 2015 a “TOP DJ”, talent di Sky condotto all’epoca da Albertino, arrivando persino in finale e classificandosi, infine, terzo.
Insomma, circa tre anni dopo arrivò la decisione di abbandonare la carriera da disc-jockey per tentare di sfondare nel cantautorato – una scelta che, col senno di poi, si è rivelata davvero vincente e proficua. Ma chissà come mai, più l’ascolto, più “PASTA” mi ricorda proprio quel lato di Tananai, che dimostra dunque di non aver mai effettivamente abbandonato quel genere musicale con cui aveva debuttato.
Si tratta di un’uscita particolarmente estemporanea e potremmo dire anche inattesa, data la vicinanza con “LA DOLCE VITA” – già ampiamente consacrata come tormentone dell’estate 2022 – ma questa “PASTA”, in fin dei conti, convince e accontenta anche chi magari nella calda stagione predilige un rave stile anni 2000, piuttosto che i balli di gruppo in spiaggia.
Tags: Pasta, recensione, tananai