- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 05/12/2022

Negli scorsi giorni è uscito il tanto atteso primo album in studio di Tananai, “RAVE, ECLISSI”. Dopo mesi e mesi di flirt con il pubblico, in cui i suoi singoli – a seguito dell’esperienza sanremese – hanno ottenuto risultati strepitosi, finalmente possiamo confrontarci con un suo progetto completo.
Questo disco, come spiegato dall’artista stesso, intende rappresentare i due lati di sé che ha da sempre inserito nelle proprie canzoni: la parte “RAVE”, influenzata dalla sua pregressa esperienza come DJ, dove l’anima da club e la leggerezza la fanno da padrona, ma anche l’”ECLISSI”, in cui esprime il suo io più introspettivo.
Nel primo approccio questa sorta di distinzione si fa parecchio netta in alcuni brani, mentre in altri risulta più “sfumata”. L’impressione generale è che, comunque, tra le due funzioni decisamente meglio il lato più “banger”. Non me ne voglia Tananai, non rientro affatto tra chi ha avuto da ridire sul suo successo a causa di capacità vocali non proprio brillanti. Nonostante ciò, è innegabile che il “paroliere” non sia il ruolo che più gli si addice.
Sicuramente alcuni brani del filone “ECLISSI” riescano ad innescare all’ascoltatore una riflessione o, molto più semplicemente, risultare gradevoli – su tutte, “ABISSALE” e la title-track.
In altre, invece, come “TRE QUARTI”, “FOTTIMI” o “CAMPO MINATO”, i testi sembrano a tratti fin troppo banali e non in piena sintonia con le melodie adottate, dando vita ad un risultato finale poco convincente e facilmente “skippabile”.
Nulla da ridire per quanto riguarda i suoi pezzi più movimentati e più leggeri: se si tratta di musicalità e ballabilità, Tananai è senza alcun dubbio uno dei più abili nel mercato discografico italiano odierno. Lo confermano – oltre ai successi già editi, su cui non sono servono ulteriori spiegazioni, “PICCOLA GABBER”, “SERIE A”, ma soprattutto, “MALEDUCAZIONE” e “NERA SALSA DI SOIA”, le quali spiccano qualitativamente rispetto al resto dell’album in quanto miglior manifestazione dell’indole empatica e le grandi doti da produttore musicale che lo han reso tanto amato dal pubblico.
Traccia Preferita: “NERA SALSA DI SOIA” e “MALEDUCAZIONE”
Tags: Rave eclissi, recensione, tananai