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Tormento – Corri [RECENSIONE]

Uno dei pregi di Tormento, storico rapper italiano e membro dei Sottotono, è quello di riuscire ad evolvere continuamente il suo stile soul. Fin dal suo esordio con Big Fish negli anni ’90, l’artista di origini calabresi si è saputo distinguere grazie ad un rap morbido che all’occorrenza riusciva a tirare fuori un’energia inaspettata, mescolando influenze che spaziano da Marvin Gaye a Tupac.

Lo scorso anno, inoltre, la pubblicazione di “Originali” aveva riportato l’attenzione sui Sottotono, e – in maniera inaspettata agli occhi dei nuovi ascoltatori – lo stile di Torme al microfono non aveva nulla da invidiare a quello dei colleghi più giovani. Le linee melodiche risultavano coerenti con il personaggio e in generale i flow utilizzati erano molto attuali, ergendo l’artista a capostipite di questa “nuova” fusione tra il rap e il soul/R&B.

“Corri”, il nuovo singolo solista di Tormento, prosegue sulla scia di quanto appena detto. La produzione curata da David Ice presenta un’atmosfera calma e rilassata, a tratti malinconica, e permette al rapper di perdersi tra i ricordi: il paesino dove viveva da bambino, le situazioni difficili e i primi amori. Nella seconda strofa, invece, il rapper esalta la propria figura – rendendosi conto di quanto sia sottovalutato a livello musicale – tira fuori un’arroganza contrastante con il tono della voce e lancia qualche piccolo attacco alla società odierna.

Le due strofe del brano rappresentano al meglio l’autore: un personaggio sensibile ma allo stesso tempo spavaldo. La capacità di Tormento di far convivere due personalità così contrastanti è invidiabile ed è anche la sua più grande forza, in quanto anche negli anni bui della sua carriera ha collaborato con artisti diversi tra loro, distinguendosi ad ogni occasione e riuscendo a non essere dimenticato dai fan.

TESTI
3.7/5
MUSICA
3.5/5
ORIGINALITA'
3.7/5

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