- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 10/01/2023

“2”, il secondo progetto della cantautrice sarda Valentina Luiu, in arte Valucre, ci conduce lungo un viaggio fatto appunto per due persone con i suoi tratti LO-FI e poppeggianti accompagnati dalla voce soave dell’artista.
“14 maglioni” e “che schifo”, che abbiamo imparato ad amare insieme a “nnsnqua”, aprono sia l’album che una finestra dentro la mente di Valucre, che ci dice chiaramente: “Non mi va di stare così, senza di te”; eppure tutto il progetto affronta sia l’inizio che la fine di qualcosa che sembrava eterno. “lavitadiuncane” ci mette alla prova: quante volte ci siamo sentiti troppo pesanti dentro una situazione, e quante, al contrario, ne abbiamo affrontate con troppa leggerezza? Dovremmo essere in grado di goderci il presente, cercando di individuare il nostro posto sicuro che non deve necessariamente essere tra quattro mura: bastano due braccia intorno a noi, quelle giuste.
Dopo il “casino” che aleggia sempre all’interno della testa di Valucre, percepiamo la voglia di fare ordine dell’artista con “agile”, e alla fine capiamo che ai problemi ed allo schifo dobbiamo abituarci, che sono proprio quelle due caratteristiche che rendono genuine le situazioni. Non c’è nulla di vero in una perfezione finta, e questo è proprio il filo conduttore del lavoro di Valucre, che esalta la normalità, giustamente, perchè non sempre riusciamo a cogliere i lati veramente belli di una vita: sempre pronti a giudicare ogni imperfezione ed ogni sbaglio.
Eccoci ora davanti “la porta”, in questo caso percepita come accezione negativa: se verrà chiusa, non si tornerà mai più indietro. Gli ultimi singoli che ci accompagnano verso la fine del disco, “colpa mia” e “+ x me”, sono una caduta libera verso uno schianto inevitabile: è questo il rischio che si corre quando ci si apre alle altre persone, ma il gioco vale la candela, anche solo per un brevissimo momento di felicità.
Una Valucre maturata e con un’identità ben precisa è quella di “2”, un progetto sincero e coinvolgente sia nei sound moderni ed avvolgenti che nei testi, capaci di farci sentire “lontano da qui”.
Traccia preferita: che schifo
Tags: 2, recensione, Valucre