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Welts – W [RECENSIONE]

“W” è l’EP di debutto di Welts, nome d’arte di Sami Iannello. Nel 2020 pubblica i singoli “2 Anni Fa” e “Vdoppia/Rapper dimmerda”, mettendo in mostra i propri gusti musicali rappando sia su beat trap che su digressioni rock.
Questo primo progetto propone la stessa varietà di produzioni, che nonostante siano tutte strutturate in maniera semplice fanno intravedere la voglia dell’artista di voler spaziare tra i generi. “Hood Story” e “Bloody Rain” sono accomunate da un’atmosfera malinconica dove l’artista cerca di darsi un tono da rapper affermato, pur rimanendo conscio di essere solo all’inizio del suo percorso. Questa consapevolezza viene a mancare in “Guarda Pa”, brano electro dove l’artista calca la mano con alcune affermazioni riguardanti il suo benestare e la carriera. Nel ritornello di “Bon Jovi” ritorna sui suoi passi, ammette di fare musica con l’intento di spaccare, la fama stavolta è un aspetto secondario. “Stanotte”, invece, è dedicata a una ragazza con cui l’autore ha una relazione complicata per via delle menzogne.
L’impressione generale di “W” è di un prodotto ancora acerbo: con le rime Welts cerca di raggiungere gli artisti affermati, ma si percepisce fin dai primi istanti una fisiologica inesperienza. L’EP viaggia sullo stesso binario per tutto il tempo, non ci sono momenti che spiccano più di altri, le punchline sono poco efficaci, e la mancanza di carisma danneggia ulteriormente il personaggio. La voglia di risaltare a volte annebbia la vista e porta a bruciare le tappe. La fretta di voler realizzare un progetto concreto a tutti i costi hanno portato Welts nella trappola del “quantity over quality”, quando essendo agli inizi il suo obiettivo dovrebbe essere affinare le abilità e trovare nuovi modi per distinguersi dai tanti emergenti.

TRACCIA PREFERITA: Hood Story

TESTI
2.2/5
MUSICA
2.7/5
ORIGINALITA'
2.2/5

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