- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 10/10/2022

Gabriele Terlizzi, vero nome di WISM, debutta nella scena musicale come solista con il suo album “PAZIENZA”. Dopo aver preso parte a diverse esperienze artistiche precedenti, fra band rock e collaborazioni musicali di vario genere, offre ora al pubblico un progetto composto da 9 brani ricchi di emozioni e profondamente intimi, non perdendo mai un’aria scanzonata.
Ci troviamo di fronte ad un lavoro davvero interessante e genuinamente originale: lo stile musicale adottato, di ampio respiro, ammanta le canzoni di un’atmosfera unica, grazie al fatto che quasi ogni pezzo si poggia su campionamenti di famosi brani anni ‘70. Proprio partendo da queste basi WISM ha composto i beat, creato le ritmiche e cantato i versi.
Le canzoni raccontano l’artista attraverso un flusso di coscienza costante, dove sonorità molto fresche e positive, con sfumature indie a cui è aggiunta una spruzzata di hip hop, fanno da sfondo a testi cupi e tristi, dai toni dolceamari. Ma le influenze non si limitano a ciò, sperimentando e giocando sui beat per dar vita a dei pezzi perfettamente sposati fra loro, dando prova del suo estro e della sua passione.
Molto interessante tutto il concept alla base del progetto: la dicotomia fra spensieratezza e inquietudine che attanaglia WISM e lo accompagna in ogni singolo istante della propria esistenza, causando un disagio di fondo che lo porta ad esprimerlo attraverso i suoi versi e ad esorcizzarlo al tempo stesso, grazie ad un’autoironia avvelenata capace di fungere da antidoto di sé stessa.
Il titolo stesso “PAZIENZA” deriverebbe proprio da qui, il dogma numero uno per sdrammatizzare qualunque situazione negativa o problema della nostra vita con una semplice alzata di spalle. Complimenti a WISM: Il primo album da solista è un vero e proprio gioiello.
Traccia preferita: “RAGNI”
Tags: PAZIENZA, recensione, WISM