- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 08/01/2022

XQZ, nome d’arte di Oliver Paul Speck, irrompe con grinta nella scena musicale nostrana con il suo primo EP ufficiale, intitolato “Menù fisso”.
Fin da “Slokin’ (Short intro)” capiamo subito il mood del progetto: grintoso ed energico, attraverso sperimentazioni musicali e beat unici nel loro genere.
In “Senza Ghiaccio” feat Gravante e Speranza impattiamo con un pezzo rude e rabbioso, dove i due esprimono alla perfezione la loro attitudine nel fare rap: quest’ultimo in particolare si conferma un vero mastino del beat. Si passa a “Calle” feat. Silent Bob, Rafilù e DJ 2P, dove la strada è raccontata come la casa di tutti gli artisti che esprimono il loro disappunto per le poche opportunità che spesso vengono offerte ai giovani, trattati senza la corretta meritocrazia.
“Bracciali d’acciaio” con Massimo Pericolo e Disme è un pezzo di critica ai falsi rapper ed in generale a tutti coloro che fingono la propria appartenenza alla vita di strada, in particolare sui social network, fuorviando la reale percezione della realtà; “Frutto del drago” è invece il brano più chill dell’extended play, con influenze Jazz e la collaborazione di Chicoria, mostro sacro del rap italiano, che offre la sua esperienza ventennale e il suo riconoscibile accento romano per dar vita ad un pezzo destinato ad entusiasmare i vecchi estimatori e avvicinare i neofiti al rap vecchia scuola. Concludono due pezzi strumentali: “UZI T”, prodotto a quattro mani con Ketama126, in un esperimento musicale davvero ben riuscito e “Bracciali d’acciaio – instrumental”.
Il producer di Varese offre al proprio pubblico un progetto la cui qualità è indubbia, grazie anche a collaborazioni con artisti di grande livello ed una professionalità che trasuda da ogni singolo pezzo: “Menù Fisso” è un progetto diverso se confrontato con i lavori recenti degli altri producer, ed è proprio la peculiarità di alcuni passaggi il punto di forza di questo lavoro.
TRACCIA PREFERITA: Senza ghiaccio (feat. Gravante e Speranza)
Tags: Menu Fisso, rap italiano, recensione, Xqz