info@primoascolto.it

Yung Snapp: HOTEL MONTANA | Recensione | Primo Ascolto

L’ “HOTEL MONTANA” ha finalmente aperto le sue porte, lasciando accedere i gentili ospiti all’interno delle sue camere.

È finalmente uscito, infatti, il concept album di Yung Snapp, nonché primo long play da solista del noto producer partenopeo. L’artista ha avuto modo da tempo di mostrare le sue doti di produttore e rapper, che gli hanno permesso finalmente di sfociare in un proprio prodotto piuttosto variegato.

L’album in questione, composto da tredici brani, ci porta in un viaggio molto particolare nell’ “HOTEL MONTANA”, dove ogni brano rappresenta una delle stanze di questo albergo, reso reale nell’esclusivo evento che l’artista ha organizzato a Milano in una location riservata. Esattamente come in un hotel ogni camera rappresenta uno stile e un concept da scoprire, così come tutti gli artisti che accompagnano l’autore in questo lavoro.

Da Anna a Lele Blade, da Mambolosco e Diss Gacha, tutti hanno proposto soluzioni artistiche e impronte musicali sempre diverse: dai brani più trap a quelli romantici, dai toni house all’RnB, sperimentando poi con sonorità carribean pop o crunk. Un album interessante e piacevole, dove molto spesso le tematiche non spiccano per estrema originalità (rimanendo nella comfort zone del romanticismo, a tratti malinconico, ed egotrip di spessore), offrendo però uno stile e un mood sempre diverso per le varie canzoni.

Sicuramente i featuring collaborano nel creare un’esperienza d’ ascolto interessante e sempre varia, nonostante tutto. Menzione d’onore ai flow di certi artisti, Mambolosco fra tutti, che riescono a rendere più stimolante la fruizione del progetto. “HOTEL MONTANA” è un buon prodotto, che non eccelle particolarmente ma che rappresenta un ottimo esperimento musicale che ci fa pensare anche questa volta: “Yung Snapp made another hit”.

Traccia preferita: “Champagne Problems” feat. Mambolosco

Tags: , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *