- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 01/02/2021

Zoostat è un progetto di Gabriele Serpe e Giulio Gaietto, artisti genovesi che provengono da ambiti apparentemente incomunicabili: da un lato la forma canzone e la poesia, dall’altro la musica elettronica e l’esperienza come produttore. Il duo genovese ha recentemente rilasciato “Cancellature”, il loro primo Ep: un progetto che va oltre la canzone, oltre la poesia e oltre la musica elettronica.
E’ un gioco di sperimentazioni in cui i suoni, le parole e le immagini conducono in un mondo intimo e blindato. E’ una messa alla prova con se stessi che nasce dalla necessità di comprendersi, accettarsi e superarsi.
L’intero progetto è un dialogo intimo che parte dal bisogno di entrare in contatto con se stessi, esigenza non sempre semplice da mantenere perché parte di un percorso doloroso (“non so chi sono finchè non me ne occupo“).
Il passaggio successivo è la consapevolezza che ci sono parti di noi che non ci appartengono, e alle volte è necessario “lasciarsi indietro, voltarsi ed accettare di essere qualcosa da superare”. L’accettazione è al contempo liberazione, che in questo caso si esplica attraverso la musica e l’uso degli strumenti: gli Zoostat sono abili nel ricreare un’atmosfera che in pochi secondi passa dall’essere cupa e malinconica ad essere leggera e radiosa,con liriche e strumentali che si legano in maniera indissolubile e appaiono una cosa sola, come il corpo e l’anima di una sola persona.
“Cancellature” è un viaggio onirico in cui spazio e tempo si annullano e le strumentali conducono l’ascoltatore alla scoperta di nuovi paesaggi, colori, odori, forme, spingendo gli artisti fuori della propria zona di comfort e pretendono che l’ascoltatore faccia lo stesso.
Nel complesso funziona e vale la pena, almeno una volta, lasciarsi guidare dalla musica degli Zoostat alla scoperta del proprio mondo interiore.
TRACCIA PREFERITA: Preambolo
Tags: Cancellature, recensione, Zoostat